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Mansfield Park - 9780307386885

Un libro in lingua di Jane Austen edito da Vintage Books, 2007

  • € 8.00
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Mansfield Park encompasses not only Jane Austen's great comedic gifts and her genius as a historian of the human animal, but her personal credo as well—her faith in a social order that combats chaos through civil grace, decency, and wit.

At the novel's center is Fanny Price, the classic “poor cousin,” brought as a child to Mansfield Park by the rich Sir Thomas Bertram and his wife as an act of charity. Over time, Fanny comes to demonstrate forcibly those virtues Austen most admired: modesty, firm principles, and a loving heart. As Fanny watches her cousins Maria and Julia cast aside their scruples in dangerous flirtations (and worse), and as she herself resolutely resists the advantages of marriage to the fascinating but morally unsteady Henry Crawford, her seeming austerity grows in appeal and makes clear to us why she was Austen's own favorite among her heroines.

Informazioni bibliografiche

 
Le Recensioni degli Utenti Unilibro
"Mansfield Park"
La buona letteratura
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4

"Mansfield Park è una fiaba ma, in un certo senso, tutti i romanzi sono fiabe. A prima vista la forma e la materia di Jane Austen possono sembrare antiquate, ampollose, irreali. Ma è un’impressione alla quale soggiace il cattivo lettore. Il buon lettore sa che la ricerca di una vita reale, di persone reali, in un libro è un’operazione priva di significato; qui la realtà di una persona, di un oggetto o di una circostanza dipende esclusivamente dal mondo di quel particolare libro. Un autore originale inventa sempre un mondo originale" scrive Vladimir Nabokov in una delle sue mirabili ’lezioni di letteratura’ e prosegue in tal modo: "Il fascino di Mansfield Park si può apprezzare pienamente solo quando ne accettiamo le convenzioni, le regole, l’incantevole simulazione". Manfield Park non è mai esistito, i suoi abitanti non sono mai vissuti, le loro azioni non sono mai state, il loro profumo non si è mai diffuso, le loro parole non sono mai state dette, i loro sguardi non sono mai stati diretti verso qualcosa o qualcuno eppure la Austen riesce a farci sedere con loro, riesce a farci bere con loro un buon tè facendoci udire qualche chiacchiera tra un biscotto ed un sorso e riesce a far vibrare ciuffi d’erba ai nostri piedi, a far apparire le nuvole nella nostra stanza mal illuminata, a far vibrare la nostra pelle anche se, la nostra pelle, non l’ha sfiorata nessuno. Apparteniamo ad un mondo irreale, irreale e tangibile, tangibile e veritiero. Veritiero nella menzogna, è ciò che può la buona letteratura.