Factotum - 9780061131271

Factotum, il romanzo che ha fatto conoscere Bukowski ai lettori del nostro Paese. Factotum, edito per la prima volta nel 1975, è un romanzo iper contemporaneo. È la storia di Henry Chinaski (lo stesso autore) che si barcamena tra un lavoro precario e l’altro. Ogni tanto c’è anche qualche donna, segnata dalla vita, e qualche giocata ai cavalli. Come dice già il titolo Factotum, tutto fare, indica le decine di lavori che Chinaski ha dovuto subire (ripeto subire) per tirare avanti, durante la giornata in cui solo l’alcool era l’unico amico su cui contare. Un libro sul precariato, sulla vita precaria, attuale più che mai. Lavoro, mancanza di soldi, sesso con donne non tanto belle, fame, scrittura, odio, è questo Factotum ed è questo che ha reso famoso questo romanzo. Per chi si approccia per la prima volta a Bukowski potrà risultare tedioso, scurrile, perfino un buon a nulla. È l’impressione che fa uno dei più grandi autori beat. È la delusione della vita, del sogno della certezza del lavoro, dei legami, di tutto. Per questo Bukowski è un pugno nello stomaco, racconta il vero. Romanzo consigliato a chi ha apprezzato già l’autore in libri come Panino al Prosciutto, Post Office e i racconti Compagno di Sbronze e Storie di ordinaria follia.

Ennesima grande opera del celebre scrittore beat, Charles Bukowski. Factotum racconta la storia di Henry Chinaski, alias dello stesso Bukowski, In un certo senso è un romanzo tipico stile beat: “Sulla strada”, contro il sogno americano, irriverente e profondamente condivisibile. Parlo di sulla strada in senso letterale, non on the road. Chinaski è una sorta di barbone che si barcamena tra stupidi lavori meccanici, che uccidono l’anima e alienano l’uomo. Factotum è uno scrittore che lava a terra, sistema cetriolini, cerca di amare (non riuscendo) una donna, e si porta avanti con grandi quantità d’alcool e tremende emicranie post sbornia. Un personaggio fortemente empatico perché precario. Una vita che oggi è assolutamente comprensibile. Una vita fatta di: sussidi di disoccupazione, affitti che non si riescono a pagare, ingoiare rospi e proseguire, etc. Un affresco della vita di Bukowski ma anche un’istantanea dei giovani d’oggi, in pieno periodo crisi. Un romanzo da leggere, non adatto a tutti perché Bukowski o lo si ama o lo si odia. Il suo è uno stile diretto, quotidiano, che parla di sesso e vita buttata; quindi meglio aver letto qualche suo racconto o poesia prima di avventurarsi nei suoi romanzi.