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London's Grand Guignol and the Theatre of Horror - 9780859897921

Un libro in lingua di Hand Richard J. Michael Wilson edito da Univ of Exeter Pr, 2008

  • € 35.10
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Il Grand Guignol nasce in Francia, nasce a Parigi, nasce a Montmartre. Atmosfera rarefatta, nebbiolina che s’addensa chiara, tacchi che battono l’asfalto, umido e notturno. Una cicca si spegne lentamente, gettata a terra dopo l’uso. Inizio Novecento, tempo transalpino di piccoli piaceri, di solluccheri che fanno bene al corpo. Attrazioni fantasiose dai tratti digrossati, d’intorno luminarie ed insegne che brillano e cartelloni che t’annunciano il grande evento di serata. «Venghino, signori! Venghino!» se fossimo in Italia. Siamo a Parigi, siamo a Montmartre: avventori silenziosi traversano i quartieri col bavero rialzato e, quasi senza invito, s’infilano in una porticina piccola, discendono due o tre scalini, sibilano una parolina e poi spariscono: saranno spettatori di nefandezze in pieno palco. Il genere, composizione ordita di piccole catastrofi e romanticismi raccapriccianti, ottiene gran successo e diventa – da Parigi – fattezza che si esporta. Il volume di Richard Hand (purtroppo leggibile soltanto in lingua d’origine) analizza il passaggio di questo genere drammaturgico - troppo a lungo rimosso, troppo a lungo dimenticato - da Parigi a Londra: le sue consuetudini sceniche, i suoi tòpoi argomentativi, i suoi meccanismi di trama. In attesa di traduzione, vale ugualmente interesse.

Recensione Unilibro a cura di Alex Toppi

Informazioni bibliografiche

 
Le Recensioni degli Utenti Unilibro
"London's Grand Guignol and the Theatre of Horror"
Sangue (finto) a Londra
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3

Il Grand Guignol nasce in Francia, nasce a Parigi, nasce a Montmartre. Atmosfera rarefatta, nebbiolina che s’addensa chiara, tacchi che battono l’asfalto, umido e notturno. Una cicca si spegne lentamente, gettata a terra dopo l’uso. Inizio Novecento, tempo transalpino di piccoli piaceri, di solluccheri che fanno bene al corpo. Attrazioni fantasiose dai tratti digrossati, d’intorno luminarie ed insegne che brillano e cartelloni che t’annunciano il grande evento di serata. «Venghino, signori! Venghino!» se fossimo in Italia. Siamo a Parigi, siamo a Montmartre: avventori silenziosi traversano i quartieri col bavero rialzato e, quasi senza invito, s’infilano in una porticina piccola, discendono due o tre scalini, sibilano una parolina e poi spariscono: saranno spettatori di nefandezze in pieno palco. Il genere, composizione ordita di piccole catastrofi e romanticismi raccapriccianti, ottiene gran successo e diventa – da Parigi – fattezza che si esporta. Il volume di Richard Hand (purtroppo leggibile soltanto in lingua d’origine) analizza il passaggio di questo genere drammaturgico - troppo a lungo rimosso, troppo a lungo dimenticato - da Parigi a Londra: le sue consuetudini sceniche, i suoi tòpoi argomentativi, i suoi meccanismi di trama. In attesa di traduzione, vale ugualmente interesse.