The Sources of Normativity - 9780521559607

Come possono i valori esercitare su di noi un “potere”? Christine M. Korsgaard definisce questa come la questione normativa. Questione non intesa come spiegazione delle pratiche morali, ma piuttosto come lo sforzo di comprendere le ragioni che consentono alla morale di agire su di noi. Non si tratta, cioè, di stabilire ciò che è giusto o buono, ma piuttosto di comprendere perché dobbiamo agire in modo conforme a tali valori, in sintesi “perché dobbiamo essere morali?”. Questa analisi richiede allora lo spostamento «del baricentro teorico dalla domanda sul che cosa devo fare a quella su chi voglio essere, in una prospettiva che possa comunque qualificarsi in senso normativo». In questa direzione si pone il suo riferimento all’etica kantiana che antepone alla valutazione degli altri la prospettiva dell’agente. Tale centralità non intende negare il ruolo del destinatario e lo spazio dei doveri, né chiudersi in una prospettiva soggettivista. Il processo deliberativo che viene avanzato non coincide con l’affermazione degli impulsi, dei progetti, dei piani dell’agente, ma consiste piuttosto nella loro autovalutazione, e quindi nella loro universalizzabilità. Ponendosi la questione di che cosa fare, l’agente vaglia i propri impulsi e istinti, le proprie preferenze alla luce di un principio di riflessione. Distinguendo il piano della spiegazione da quello della giustificazione le ragioni morali non rientreranno più sotto la ragion pura, ma piuttosto nell’ambito della ragion pratica. Korsgaard nel suo lavoro evidenzia perciò che non si tratta di un problema di “conoscenza” dei concetti morali, ma piuttosto di capire come, una volta individuati, i concetti morali abbiano una qualche forza nel determinare la nostra volontà…