ricerca
avanzata

Hakawati - 9780330452212

Un libro in lingua di Alameddine Rabih edito da MACMILLAN CHILDREN'S BOOKS, 2008

  • € 20.50
  • Il prezzo è variabile in funzione del cambio della valuta d’origine

Romanzo polifonico in cui si intrecciano e si dipanano decine di trame, sospese tra tradizione araba e contemporaneità, attraverso la figura di Obama, metà arabo, metà americano. Elogio all’arte degli hakawati, i cantastorie arabi, ma anche romanzo che fa del racconto il suo nucleo narrativo, sia come capacità di raccontare una bella storia, sia come strumento per affermare una propria identità. Il senso dell’esistenza si definisce attraverso i racconti che, a noi stessi e agli altri, facciamo della nostra vita. E Rabin Alameddine ha un grande talento nel presentarci il suo mondo, quello di una famiglia libanese aperta e attraversata dalle inquietudini della modernità eppure in qualche modo atemporale perché parte di una polifonia che include le fonti inesauribili di ogni racconto: Bibbia, Mille e una notte, Shakespeare, ecc. Una saga familiare che attraversa almeno tre generazioni e che sfugge alla prigione del corpo attraverso la resurrezione operata nel racconto. E infatti Obama sul letto del padre morente nell’ultima scena ha un solo impulso: continuare a raccontare.

Recensione Unilibro a cura di emma

Informazioni bibliografiche

 
Le Recensioni degli Utenti Unilibro
"Hakawati"
la trascendenza della narrazione
,
5

Romanzo polifonico in cui si intrecciano e si dipanano decine di trame, sospese tra tradizione araba e contemporaneità, attraverso la figura di Obama, metà arabo, metà americano. Elogio all’arte degli hakawati, i cantastorie arabi, ma anche romanzo che fa del racconto il suo nucleo narrativo, sia come capacità di raccontare una bella storia, sia come strumento per affermare una propria identità. Il senso dell’esistenza si definisce attraverso i racconti che, a noi stessi e agli altri, facciamo della nostra vita. E Rabin Alameddine ha un grande talento nel presentarci il suo mondo, quello di una famiglia libanese aperta e attraversata dalle inquietudini della modernità eppure in qualche modo atemporale perché parte di una polifonia che include le fonti inesauribili di ogni racconto: Bibbia, Mille e una notte, Shakespeare, ecc. Una saga familiare che attraversa almeno tre generazioni e che sfugge alla prigione del corpo attraverso la resurrezione operata nel racconto. E infatti Obama sul letto del padre morente nell’ultima scena ha un solo impulso: continuare a raccontare.