L'opera. Storia, teatro, regia. Vol. 5: Il Novecento e la musica americana - 9788842826415

L'opera. Storia, teatro, regia. Vol. 5: Il Novecento e la musica americana: Il teatro musicale è lo specchio del mondo a cui si rivolge, ma anche presagio del suo futuro. Nel Novecento, venute meno le ombre possenti di Verdi e Wagner, anche l'opera si disgrega, lasciandosi alle spalle l'unitarietà e la compostezza del melodramma ottocentesco, i suoi solidi personaggi e le sue rappresentazioni organiche, per indagare un presente sempre più frammentario, percorso dalle inquietudini, dall'aggressività e dalle sofferenze del soggetto moderno. Puccini, Berg, Britteti, Strauss e Janácek sono alcuni dei grandi nomi che intarsiano la storia dell'opera novecentesca, riscrivendone canoni e temi, orizzonti e significati, con uno sguardo di volta in volta critico o celebrativo, intimista o universale sulle vicende di un secolo attraversato da profondi tumulti e lacerazioni. Così la "Lulu" di Berg si fa accusa dell'alienazione generata dalla morale sessuale e dal culto della famiglia, e dà voce, con linguaggio visionario, alle sue vittime per eccellenza, le donne; il "Billy Budd" di Britten sviscera le ambiguità del male, la perdita dell'innocenza e l'emarginazione del diverso che marcheranno impietosamente la storia del secolo; il realismo poetico della "Bohème" di Puccini mette in scena il vagare angosciato e trasognato dell'essere umano, la fatica di affrontare la quotidianità e le schegge psicotiche che essa produce. Nel volume conclusivo della sua monumentale storia dell'opera, con la passione e la cura del particolare che i suoi lettori ben conoscono, Elvio Giudici passa in rassegna l'opera del Novecento e, per la prima volta, il teatro musicale inglese e
Musical theatre is the mirror of the world to which it addresses, but also a foreshadowing of its future. In the twentieth century, after the mighty shadows of Verdi and Wagner, the opera also disintegrated, leaving behind the unity and composure of nineteenth-century melodrama, its solid characters and its organic representations, to investigate a present always more fragmentary, journeyd by the anxieties, aggressiveness and suffering of the modern subject. Puccini, Berg, Britteti, Strauss and Janacek are some of the great names that inlay the history of the twentieth-century opera, rewriting canons and themes, horizons and meanings, with a critical or celebratory, intimate or universal look at the events of a century crossed by deep turmoil and lacerations. Thus Berg's "Lulu" is accused of the alienation generated by sexual morality and the cult of the family, and gives voice, with visionary language, to its victims par excellence, women; Britten's "Billy Budd" unravels the ambiguities of evil, the loss of innocence and the marginalization of the different that will mercilessly mark the history of the century; the poetic realism of Puccini's "Bohème" stages the anguished and dreamy wandering of the human being, the struggle to deal with everyday life and the psychotic shards that it produces. In the final volume of his monumental history of opera, with the passion and care of the detail that his readers well know, Elvio Giudici reviews the work of the twentieth century and, for the first time, the English musical theatre and