Il seminario. Libro XVIII. Di un discorso che non sarebbe quello del sembiante - 9788806202422

Il seminario. Libro XVIII. Di un discorso che non sarebbe quello del sembiante: Il "discorso" di cui si tratta nel seminario del 1970 è doppio: è quello della possibile formalizzazione della psicoanalisi, ed è quello della produzione di senso (nell'esperienza della "lettera" o del significante che si fa nell'analisi, e di plus-de-jouir, nell'esperienza comune, in particolare in quella amorosa); tutti temi che riecheggiano sulla pagina come effetto di quegli anni di contestazione e femminismo. Attraverso l'individuazione di quattro posti (agente/verità; altro/produzione) e dei quattro operatori (soggetto sbarrato, significante-padrone, sapere, plus-godimerito), che nella loro combinatoria danno luogo ai quattro discorsi introdotti nel corso del Seminario dell'anno prima (del padrone, dell'isterico, dell'universitario e dell'analista), Lacan cerca di mostrare come solo al discorso analitico riesca di non essere un discorso da "sembiante", ovvero di "finta causa". Solo il discorso analitico, infatti, riesce a disfare le illusioni che si generano dal ritenere, sia pure in forme diverse, che vi sia una realtà prediscorsiva, e che il linguaggio, a sua volta, organizzi un universo entro il quale si genererebbe una relazione fissa e definitiva tra i quattro posti (e gli operatori che li occupano).
The "speech" issue in 1970 seminar is twofold: is that of possible formalization of psychoanalysis, and the production of meaning (in the experience of ' letter ' or the signifier that you do in your analysis, and plus-de-jouir, in common experience, particularly in that amorous); all themes that echo on the page as a result of those years of dispute and feminism. By identifying four places (agent/truth; others/production) and the four operators (subject barred, master-signifier, knowledge, plus-godimerito), who in their Combinatorial give rise to four speeches that were introduced during the seminar of the year before (the master, of the University and of the analyst's hysterical), Lacan tries to show how only the analytic discourse is able not to be a speech from "make-believe", or "fake". Only the analytic discourse, in fact, unable to unpack the illusions generated by feel, albeit in different forms, that there is a reality prediscorsiva, and that the language, in turn, organize a universe within which would generate a fixed and definite relationship between the four places (and operators occupying them).