Il Piccolo Principe - 9788865591956

Il Piccolo Principe: "Il Piccolo Principe" fu pubblicato per la prima volta il 6 aprile del 1943 in inglese presso l'editore Reynal & Hitchcock di New York. Qualche giorno dopo, precisamente il 13 aprile del 1943, Saint-Exupéry salutò l'America per raggiungere le forze francesi in Algeria. Un viaggio da cui non fece mai ritorno. L'idea del libro nacque probabilmente a tavola, in uno dei ristoranti che l'autore frequentava in compagnia di Elisabeth, sua moglie, e di Reynal, l'editore. Saint-Exupéry disegnava spesso sui tovaglioli un piccolo saltimbanco che, avvolto in una sciarpa svolazzante al vento, poggiava i piedi nell'aria. Forse fu Reynal a suggerire di trasportare in un libro per bambini quel "ragazzino nomade", o forse fu Elisabeth. Fatto sta che, nell'estate e nell'autunno del 1942, Saint-Exupéry lavorò alacremente al progetto "con una dedizione quasi pazza, stando sveglio intere notti, ingurgitando caffè nero e fumando un numero smodato di sigarette condite dal gin". Il libro ha l'aspetto di una favola, ma è in realtà un "romanzo filosofico" che affronta i temi eterni della condizione umana: la solitudine, il senso della vita, il significato dell'amore e dell'amicizia. Tradotto in più di duecento lingue e dialetti (tra cui l'esperanto), viene riproposto in una nuova accurata traduzione integrale, condotta sulla base dell'edizione originale dell'opera e illustrata dagli acquerelli di Saint-Exupéry.
"The little Prince" was published for the first time on 6 April 1943 in English at the Publisher & Hitchcock Reynal in New York. A few days later, on 13 April 1943, Saint-Exup??ry to reach America greeted French forces in Algeria. A trip from which he never returned. The idea of the book was probably born at table, in one of the restaurants that the author attended in the company of his wife, Elisabeth, and Reynal, Publisher. Saint-Exup??ry drew on napkins often a small saltimbanco who, wrapped in a scarf fluttering in the wind, rested his feet in the air. Perhaps it was Reynal to suggest transporting in a children's book that "nomad boy", or maybe it was Elisabeth. The fact is that, in the summer and autumn of 1942, Saint-Exup??ry he worked busily in the project "with a dedication nearly crazy, whole nights awake, ingurgitando black coffee and smoking an excessive number of cigarettes flavored by gin". The book has the look of a fairy tale, but is actually a "philosophical novel" that deals with the eternal themes of the human condition: loneliness, the meaning of life, the meaning of love and friendship. Translated into more than 200 languages and dialects (including esperanto), is proposed in a new accurate translation, conducted on the basis of the original edition of the opera and illustrated by watercolors by Saint-Exup??ry.