La bellezza - 9788833924861

La bellezza: Certi trionfi sono peggiori delle eclissi. È accaduto anche alla bellezza. Proscritta come imbarazzante anticaglia dal sussiego postmodernista, ha poi riguadagnato terreno nella vita quotidiana attraverso un'idea artefatta di naturalezza e il culto della prestanza corporea, che promette a chiunque una facile elusione del proprio "ricettacolo di fango". Stefano Zecchi non si compiace affatto di un simile rientro in scena della bellezza. Se oltre vent'anni fa la riscattava dal limbo di irrilevanza in cui l'aveva confinata l'intero Novecento, avanguardista e "post", adesso la difende dalla sua versione cosmetica, domenicale. Nella nuova edizione di quel saggio controcorrente, accolto con successo, Zecchi torna a essere felicemente inattuale. Ai suoi occhi rimozione estetica ed esaltazione sociale appartengono allo stesso orizzonte isterilito, in cui ancora una volta viene aggirata la domanda di senso che è racchiusa nella rappresentazione di una forma sensibile e che costituisce la vera dimensione utopica dell'esistenza. Più che salvare il mondo, secondo l'auspicio di Dostoevskij, oggi la bellezza deve essere messa in salvo dal mondo.
Some triumphs are worse of eclipses. It happened to beauty. Outlawed as embarrassing anticaglia postmodernist, he later regained ground from haughtiness in everyday life through artificial idea of naturalness and the cult of body prowess, which promises to anyone easy circumvention of its "receptacle of mud." Stefano Zecchi is not pleased at all with such a return to the scene of beauty. If more than twenty years ago rescued from the limbo of irrelevance that had confined the entire twentieth century, avant-garde and "post", now defends it from its cosmetic version work on Sundays. In the new edition of that essay, met with success, Zahir back to be happily outdated. Her eyes removing aesthetics and social exaltation belong to the same horizon become sterile, where once again evaded the question of meaning which is enclosed in a sensible form which represents the real utopian dimension of existence. More than saving the world, according to the wish of Dostoevsky, today the beauty must be rescued from the world.