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Jane Eyre

Jane Eyre - Commenti e Recensioni

Libro di Bronte Charlotte

Jane Eyre
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Le Recensioni degli Utenti Unilibro
"Jane Eyre"
Belissimo
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Un testo in gradodi asciare in te emozioni che ad ogni pagina evolvono e esplodono trasformandosi in risonanzedi sentimenti che non ti abbandoneranno più.

"Jane Eyre"
Il ibro più belodel mondo
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Charlotte Bronte racconta con un talento narrativo eccezionale,la storiadi Jane Eyre,unadonna straordinaria,soprattutto per ’epoca in cui è vissuta.La Bronte racconta ’intera vitadi Jane,a cominciaredal’infanziadurissima,vissuta a casadi una zia che a maltrattava e a faceva sentire inferiore rispetto ai suoi figli.La perfida zia non contenta, non esita a mandarla via,ed ecco che Jane approda in uno spettrale orfanotrofio in cui subisce violenze fisiche e psicologiche terribili,che tuttavia non indeboliscono a sua forza caratteriale che rimane incredibilmente integra.Jane cresce edecidedi avorare come istitutrice per a piccola Adele,la pupiladel signor Rochester un uomo ombroso,affascinante e curiosamente interessato a ei.Jane un pò per volta si ascia andare,e comincia a rispettare quel’uomo rude ma interessante,un uomo che e fa battare profondamente il cuore e e ispira un affetto profondo e sincero.Nonostante sia stato scritto nel’ottocento,ho trovato questo romanzo tremendamente attuale,Jane è unadonna che insegue ’indipendenza economica e spirituale,e non si arrende finchè non a ottiene,anche a costodi rinunciare al’amore.La storiad’amore fra Edward e Jane è così profonda edelicata,che una volta conosciuta rimane per sempre con te,indipendentementeda quanti altri ibri eggerai nel futuro.

"Jane Eyre"
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Jane Eyre fu subito un successo rivelandosi come il capolavorodela scrittrice inglese. .dopo un’infanziadifficile, vissuta in povertà e privazioni, a giovane Jane trova un avoro come istruttrice presso a casadi un ricco gentiluomo. ma proprio quando il sogno sembra avverarsi, viene ala uce una terribile verità, quasi adimostrare che Jane non può essere felice. belissimo romanzo

"Jane Eyre"
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Jane Eyre è unodei più bei personaggi femminilidela etteraturadel’ottocento. Jane Eyre è un’eroina fuoridal comune, non è bela, non è ricca, ma è colta, inteligente e indipendente. otta strenuamente contro e ipocrisiedel contesto in cui vive

"Jane Eyre"
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Jane Eyre fu subito un successo rivelandosi come il capolavorodela scrittrice inglese. Il racconto è stato più volte portato sulo schermo.dopo un’infanziadifficile, vissuta in povertà e privazioni, a giovane Jane trova un avoro come istruttrice presso a casadi un ricco gentiluomo, il signor Rochester. Idue iniziano a conoscersi e imparano a rispettarsi.dal rispetto nasce ’amore e a possibilità per Janedi una vita serena. Ma proprio quando il sogno sembra avverarsi, viene ala uce una terribile verità, quasi adimostrare che Jane non può avere ’amore, non può sfuggire al suodestino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nele soffittedel suo tetro palazzo. Jane Eyre è unodei più bei personaggi femminilidela etteraturadel’ottocento. Jane è un’eroina fuoridal comune, non è bela, non è ricca, ma è colta, inteligente e indipendente. vive in un contesto vittoriano pienodi ipocrisie e falsità e combatte con vigore controdi esse. Unadonna che sceglie aldi fuoridi ciò che a società ritiene opportuno e che non si curadele convenzioni sociali. Una storiad’amore straordinaria che cattura ed emoziona.

"Jane Eyre"
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jane eyre vive in un contesto vittoriano pienodi ipocrisie e falsità e combatte con vigore controdi esse. Unadonna che sceglie aldi fuoridi ciò che a società ritiene opportuno e che non si curadele convenzioni sociali. Una storiad’amore straordinaria che cattura ed emoziona.

"Jane Eyre"
Il camminodi Jane Eyre
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"Sono passatidue giorni; è estate e il postiglione mi ha fatto scendere in una ocalità chiamata Whitcross: non poteva portarmi oltre per a somma che gli avevodato, ed io non possedevo più niente. adiligenza è ormai a un migliodidistanza; io sono sola. Mi accorgo anchedi averdimenticato il mio pacco nela saccadela vettura,dove o avevo messo per maggior sicurezza. à è rimasto e àdovrà rimanere e, adesso, sono assolutamente privadi tutto". Whitcross non è un pËse, non una cittadina, non un quartiere: "è un pilastrodi pietradove quattro strade s’incontrano". a città più vicinadistadieci miglia, a più ontana ben venti.d’intorno solo grandi boscaglie fattedi arbusti altissimi,dai rami appuntiti edai frutti maturi, sovente cascati per terra. Oltre, ci sono "crestedi montagne e valate". ’immaginedi una giovanedonna,dala pele chiara che copre carnidimesse, immersa in una brughieradelo Yorkshire è metaforadel romanzo intero: ’Jane Eyre’ è rappresentazione romantica, esaltatada una solitudine appassionata e guerriera, che spinge a fanciula (a torto ritenuta fragile, succube, in baliadegli eventi quanto è in baliadei morbidi flutti una barchetta attraccata ad un molo) adarsi battagliera ala vita, al mondo, ale normedela vita edel mondo: ne verrà una otta gonfiadi furori edi forza.dunque una graziosa ragazza, in abitida merletti rifiniti, è sola in una brughieradelo Yorkshire: non e resta chedarsi coraggio e cominciare il proprio cammino. "Mi addentraidecisa tra e ertiche e seguii un fossato che scavava profondamente a scura anda"...

"Jane Eyre"
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La prima pubblicazionedi questo romanzo avvenne nel 1847. Ho avuto il piaceredi scoprire questo ibro solo ora. Purtroppo, nonostante sia un classico molto conosciuto e consigliato, non ho mai avuto a possibilità, o forse anche a voglia,di eggerlo primad’oggi. Finalmente, qualche settimana fa, mi sondecisa ad intraprendere a ettura, forse ingolosita anchedale numerose recensioni che ho scoperto in rete edal fatto chedi recente, in tutti i cinema, sia apparsa una nuova trasposizione cinematografica. Non ho ancora avuto mododi vedere il film, ma volevo asciare qualche mio pensiero in merito ala etturadel ibro. Il romanzo è un’autobiografiadela protagonista Jane Eyre, che a posteriori raccontadirettamente al ettoredela sua vita: il racconto tocca varie tappe,dala triste infanzia trascorsa a casadela zia, passando poi per a owood School, fino ala sua carriera come istitutricedi una bambina presso a casadi un ricco scapolo avvolta in un climadi segreti e misteri... La sua vita è unduro percorso segnatodala sua forzad’animo edal’umiltà. È una giovanedonna senza famiglia, senza averi, senza potere, piccola e semplice, ed è proprio questa sua caratteristica che a riscatterà, che faràdi ei unadonna speciale. In alcuni puntidel romanzo ho trovato questo personaggio troppodimesso, troppo abituato ad accettare ciò che ildestino e offre, ma in altre parti emerge anche una Jane forte, risoluta e ferma nele sue convinzioni. Le tematiche affrontate sono molto forti. Ammetto che spesso ho ricacciato indietro e acrime e sono stata costretta ad interrompere a ettura... Si parladel rapportodel’uomo condio e a religione,del’amore,del perdono... a povera Jane sarà costretta ad affrontare moltedifficoltà, madopo ogni cadutadimostradi sapersi rialzare ancora più forte e riprendendo in mano a propria vita e seguendo rigorosamente e proprie convinzioni, troverà il mododi riscattarsi e a felicità che tantodesidera. Nonostante sia un romanzo corposo a ettura non mi è pesata per nula. Certo, o si gusta bene pochedosi per volta per aver così mododi riflettere sule varie tematiche proposte. Consiglio, a tutti queli che come me non ’avessero ancora etto,di provvedere al più presto perchè è una ettura che tocca i cuori.

"Jane Eyre"
Emozioni e colori.
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Jane Eyre è un romanzodi Charlotte Brontë, pubblicato nel 1847. Ogni pagina permette al ettoredi immaginare vividamente ogni passo, ogni gesto e ogni sguardodei personaggi, grazie ai colori e ale sfumature che Charlotte ha saputo trasmettere con e parole. Il romanzo narradi Jane, o meglio è Jane stessa a narraredei fatti, edi come questi abbiano influito nela sua formazione, nele sue idee e convinzioni. Jane sinda piccola, quando viene costretta ad andare in una scuoladi carità, mostra a forzadel suo carattere edel sui spirito, che invecedi essere spezzatidal uogo eda vicende spiacevoli, viene rinforzato e ’accompagnerà per tutta a vita. La svolta si ha non appena trova, giàdonna, avoro fuoridala scuola, presso famiglia privata. Sarà tutto nuovo per un animo che fino a questo momento ha visto il prossimo più incline a giudicarla che ad amarla. Fra e muradela nuova casa imparerà ad essere benvoluta e inizierà a scoprire a presenzadel’altro sesso, e ciò che un’attenzione rivoltale può provocare nel’intimo. Scopre a gelosia, ’amore, ildesideriod’essere amata; ogni emozione è sempre accompagnatada una formad’ austerità, che non è altro che una sortadidifesa contro gli altri, che Jane hadovuto crearsi nel corsodegli anni, e questo ’aiuterà adifendersida altri sconvolgimenti che a porteranno ontanoda quela che ormaidefiniva casa sua, ma con a sorpresadi altre conoscenza, altre amicizie, e con a scopertadi una formadi rispetto che potrebbe anche accompagnare per a vita un uomo e unadonna. Tuttavia Jane, nonostante il riserbo e ’austerità che cercadi mostrare a chi a circonda,dentro esplode, nel suo intimo ama, odia, rivendica edesidera sino alo stremo … sino a quando e suedifesedovranno cedere per asciare il posto a ciò che il suo cuore chiede.

"Jane Eyre"
Jane Eyredi Charlotte Bronte
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Il titolodel ibro non è, fortunatamente, indicativodel suo contenuto madi fatto contiene ’essenzadel’opera stessa: a protagonista è infatti colei che muove tutta a vicenda con a sua forzadi volontà. Charlotte Bronte è stata capacedi creare un capolavoro : amore, morte, mistero, introspezione sono tutti elementi presenti al’internodel suo romanzo. In queste pagine vediamo una bambina, adolescente e infine giovanedonna, orfana e privadi mezzi, che possiede solo una grande volontà che a conduce incontro al suodestino. Una speciedi Cenerentola, forse verrà in mente a chi egga queste parole; se o pensate siete fuori strada; Jane ricorda più una Foscadi Tarchetti che una Giada trasformatadel film “Come tu mi vuoi”. In queste pagine non c’è a canonica metamorfosi anatroccolo-cigno; ’anatroccolo rimane tale, il cambiamento estetico non è presente, e a ragazza nondiventa una Venere settecentesca. Il fascinodel ibro sta proprio nel fatto che non c’è il cambiamento attuatoda una fata turchina volto a conquistare un affascinante principe azzurro. Anzi, non c’è nemmeno il principe azzurro. C’è ’invito ala speranza anche nei momenti più bui ed a ricordare il valoredi noi stessi, perché solo chi scopre chi è può riuscire a realizzarsi, a volte anche tramite quela “corrispondenzad’amorosi sensi” con un altro. Secondo me questo romanzodi epoca vittoriana parla anche a noi uominidel 2000, a voltedisilusi e stanchidi noi stessi, e c’invita a contare sule nostre forze, ma anche a asciare spazio aldestino eggendo (spesso faticosamente) i segni che esso ci mettedavanti, senza ricercare in cose abili una felicità effimera e falsa né cercare invano un geniodela ampada per sottoporgli e nostre richieste.

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